Niccolò Ammaniti – Ti prendo e ti porto via

In generale non scrivo recensioni negative. Infatti le quattro ciance che metto insieme sono sensazioni personali, e non mi piace scrivere su cose che voglio rimuovere.

‘Ti prendo e ti porto via’ è una storia abbastanza appassionante che intreccia le vicende soprattutto di un adolescente con le gambe secche e storte, e di un latin lover appena attempato. Il luogo è un paesino sul mare della Toscana.

Il problema sta tutto nello scrittore. Non si può fare lo Stefano Benni se non si è Stefano Benni. Ischiano del Capo vuole essere una Sompazzo più noir, più cinica, priva delle fisarmoniche, dei fiotti di lambrusco e degli squarci sognanti e psichedelici che caratterizzano i racconti dell’altro.

Tante vicende vengono messe sul fuoco, risolvendone una appena, al termine della narrazione. Tante cose accadono senza un senso compiuto. Troppi personaggi sono caratterizzati male, e alcuni importanti caratterizzati troppo poco.

Mi ha lasciato molto amaro in bocca. Magari era proprio quello l’intento dell’autore.

A questo punto torno alla lettura de “I Guermantes”, da “Alla ricerca del tempo perduto”. Ho già perso troppo tempo.

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9 Risposte to “Niccolò Ammaniti – Ti prendo e ti porto via”

  1. SignorinaEffe Says:

    Io non sono per niente diplomatica quindi non mi faccio problemi a dirti che il libro non mi è piaciuto per niente. In più, il suo modo di scrivere, così volgare mi ha infastidito non poco .. però si sa, io sono troppo perbene per far testo 😛

  2. elis@ Says:

    Scopro con immenso piacere che non sono l’unica ad aver trovato in Benni un genio. L’ho scoperto (non che non ne conoscessi l’esistenza) all’incirca sei mesi fa… sono a Elianto, dopo i celestini, margherita e saltatempo… mi piace troppo!

    Visto che non hai nemmeno commentato i miei complimenti per il tuo 29 sul MIO blog, ne deduco, che non mi leggi più.
    Triste e sconsolata, me ne vado.
    Ricordati che potresti fare la fine di un topo… ma non te lo auguro.

  3. Dario Says:

    chiariamo una cosa: Ammaniti è uno dei miei scrittori preferiti. Tuttavia devo dire che Ti prendo e ti porto via è uno di quei libri che mi è piaciuto di meno. Ti consiglio “fango” che è la bibbia della casualità trash; divertente e con pretese minori di quello che hai letto. Anche il suo libro-marchetta “Io non ho paura” ha del buono secondo me, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi.
    bella viltrio!!

    per SignorinaEffe: attenta “fango” è volgarissimo! spero che tu riesca comunque a superare il tuo perbenismo per godertelo!

  4. viltrio Says:

    ehi ehi: un principio di flame su alfuturo…

    dario mi commenti ammaniti e non ti accorgi della rece ai pornophonique che tra l’altro mi ha imposto tutta una serie di cambiamenti alla struttura del blog…

    bella

  5. SignorinaEffe Says:

    Dario, cosa hai nominato … fango … mi hanno dovuto rianimare con i sali per riprendermi durante la lettura.

  6. viltrio Says:

    beh del resto Dario è uno di quelli che disprezza Palahniuk.
    Lo trova buonista.

    [scherzo, eh…credo sia un altro dei suoi scrittori preferiti]

  7. Dario Says:

    Aspettate ragazzi, ma quale flame 😉 perdonami signorinaeffe, non volevo offenderti. Correggi “perbenismo” con “esser per bene”, bye
    Dario

    p.s. mmm forse il perbenista sono io che ho paura di offendere SignorinaEffe… usciremo mai da questo tunnel antinomico?

    p.p.s. i pornophonique li ho commentati prima di leggere il tuo commento, viltrio!

  8. viltrio Says:

    non ne usciremo mai. apropos SignorinaEffe ti presento Dario, uno degli ispiratori del post con l’immagine sul Molise…

  9. SignorinaEffe Says:

    ma io in realtà non avevo colto la vena offensiva, poi però il nostro viltrio ha parlato di flame .. rissa evitata, piacere Dario!

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